Egadi: isole protette

la Tonnara di Favignana dal porto
   La  natura delle Egadi è speciale perché incontaminata e quasi selvaggia, cosa alquanto rara ormai da trovarsi nelle isole italiane. L' arcipelago, formato da tre isole e da altri due scogli, Maraone e Formica si trova di fronte Trapani e forma la Riserva Marina più estesa d'Italia, un'area marina protetta dove l'ambiente sia terrestre che marino è uno dei più ricchi del Mediterraneo. La vegetazione comprende oltre 500 varietà di piante tra le quali molte sono rare, ed esemplari di una fauna selvaggia locale che nel periodo primaverile si arricchisce di specie di volatili migratori. Quanto alla fauna ittica abbondano specie pregiate di vario tipo, dai saraghi alle orate, dalle cernie alle aragoste, dalle murene ai ricci. 
   Le Egadi rappresentano un posto ideale per naturalisti e appassionati di trekking e di bird watching. Inoltre i fondali marini sono ricercati per gli appassionati di  immersioni subacque  in qualsiasi stagione dell'anno ed hanno offerto agli studiosi reperti storici custoditi dal mare da millenni. 
Favignana, Montagna Grossa
Favignana è la più grande delle Egadi ed ha la forma di una farfalla distesa sul mare, il vento Favonio le ha dato il nome che ha. E' attraversata da un unico rilievo montuoso, Montagna Grossa (295 m.s.l.m.), con le rovine di un forte sulla sua sommità (S. Caterina). Il profilo costiero dell'isola è roccioso ed ha oasi di rara bellezza chiamate 'cale', tra le quali una che è stata scenario dell'ultima battaglia tra Roma e Cartagine nel 241 a. C. Tracce e segni diversi sono stati lasciati dai dominatori che si sono succeduti  e che è possibile scoprire percorrendo sull'isola i sentieri del passato. Visibili a cielo aperto sono poi le cave di tufo bianco che veniva trasportato e adoperato anche sulla terraferma per le costruzioni e che oggi sono diventati giardini. 
 
Levanzo, arrivo con l'aliscafo
Levanzo è piccola e selvaggia e sembra quasi la più isolata, nasconde una grotta preistorica di grande valore storico, la Grotta del Genovese, dove si possono ammirare graffiti e dipinti di 12 mila anni fa che testimoniano la presenza umana su quest'isola già in tempi remoti. Le Egadi in origine erano unite alla Sicilia e pare che il loro distacco dalla terraferma sia stato determinato dallo scioglimento dei ghiacci con il conseguente innalzamento del livello del mare che le ridusse a isole.
 Punta Troia e castello da barca
 
porto di Marettimo
   La più lontana è Marettimo, un'isola dalle falesie dolomitiche a strapiombo sul mare. Un castello la vigila a distanza, il Castello di  Punta Troia, diventato sede del Museo delle Carceri e Osservatorio della Foca monaca. La storia del castello comincia nel periodo saraceno come torre di avvistamento, attraversa altre epoche divenendo orrida prigione per carcerati politici alla fine dell' VIII secolo. Per chi visita Marettimo è una meta imprenscindibile e si può raggiungere sia da un sentiero che sale in montagna sia in barca.

Grotta Perciata
L'abitato è stretto tra il mare e la montagna (Monte Falcone 686 m.s.l.m.) ed è fornito di due scali: Scalo Nuovo e Scalo Vecchio. I suoi abitanti si sono convertiti da pescatori ad accompagnatori di turisti che scelgono l'isola per le bellezze naturali tra le quali le numerose grotte marine.  
Castello PuntaTroia, cella carceraria
   A prova che in passato sono state protagoniste di importanti eventi storici le Egadi nascondono nelle profondità delle loro acque relitti di navi puniche, romane e anche spagnole. Ma fu dalla fine dell''800 fino alla metà del '900 che le isole conobbero il loro periodo d'oro, quando furono attive le tonnare. Abbandonata le pesca del tonno che dava da vivere all'intera comunità di Favignana e di riflesso anche alle altre due isole vicine, l'unica alternativa di sviluppo economico rimasta è quella del turismo.
      

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