In Sicilia il baglio (
bagghiu, in lingua siciliana) era una fattoria con un ampio cortile all'interno, circondato da alti muri o dai suoi stessi edifici. Disseminati in ogni angolo dell'Isola i bagli raccontano secoli di storia e di cultura rurale. Ormai sono considerati importanti esempi di archeologia agro-industriale, ma erano, al tempo del loro massimo sviluppo, strutture agricole e pastorali autosufficienti che vennero realizzate al centro di un vasto possedimento di terre, e che diedero alle comunità contadine la possibilità di conservare la loro cultura e di tramandarla fino a noi. Per questo motivo sono sorti musei agro-pastorali un po' ovunque in Sicilia anzi gli stessi bagli custodiscono gli arnesi di lavoro, le suppellettili esposti negli angoli più in vista dei loro spazi interni.
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carretto siciliano Baglio Santa Teresa |
Qualche anno fa ho avuto occasione di soggiornare in uno di questi bagli al centro della Sicilia, il
Baglio Pollicarini che si trova a Pergusa, vicino Enna, e sono rimasta affascinata dalla bellezza della struttura e dalla bontà dell'accoglienza. Il baglio, ex convento del 1600, è stato riadattato con stile ed eleganza in azienda agrituristica. L'interno è arredato con mobili d'epoca e le stanze sono affrescate. Quando mi sposto in Sicilia preferisco sempre scegliere una di queste magnifiche dimore per fermarmi la sera, dove, di sicuro potrò trovare un confortevole relax e un genuino menù.
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un angolo del cortile |
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Baglio Pollicarini Pergusa, Enna |
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affreschi del XVII sec. |
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credenza in stile Liberty |
Origine e trasformazione degli antichi Bagli siciliani
L'origine del baglio si colloca tra il Cinquecento e il Settecento quando furono colonizzate dai baroni vaste aree interne della Sicilia che restavano abbandonate e incolte. Era questo in Sicilia il periodo del dominio spagnolo e la Spagna diede la concessione di una "licentia populandi" ai nobili locali che riuscirono ad aggregare piccole comunità di contadini attorno a queste costruzioni creando, a volte, dei piccoli borghi. Possono essere inseriti in questa categoria anche complessi edilizi costruiti successivamente, nell'Ottocento o nell'inizio del Novecento, più piccoli come dimensione. Erano quest'ultimi i bagli contadini costruiti dai mezzadri che gestivano in proprio la terra avuta in concessione dai padroni.
L' aspetto esteriore del baglio somigliava molto a un fortino con poche finestre esterne alte, munite di inferriate e con mura elevate che potevano essere anche merlate. La pavimentazione del cortile era fatta in basole o ciottoli di fiume e la costruzione in muratura di pietrame unito a malta povera. Qualche baglio includeva una torretta di guardia e una piccola chiesa o cappella. Nel baglio oltre al proprietario terriero abitavano i contadini che lavoravano la terra tutto l'anno o stagionalmente.
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Baglio Santa Teresa, museo Selinunte |
Ogni baglio era provvisto di tutto il necessario per poterci abitare e vivere comodamente. Così oltre alle abitazioni c'era anche la cucina a legna, il forno per fare il pane, il pozzo, il lavatoio di pietra, il frantoio delle olive con la grossa mola, il palmento, la pressa, il mulino per macinare il grano. Nei magazzini per la conservazione dei prodotti agricoli c'erano i 'cannizzi' (contenitori cilindrici costruiti con canne tagliate a strisce e intrecciate) per depositare il frumento e altri cereali, giare per l'olio, il fienile per la paglia, cantine per il vino, stalle per il bestiame, il porcile, l'ovile, il pollaio, la legnaia e i magazzini per gli attrezzi agricoli. Le coltivazioni tradizionali che si praticavano nei terreni agricoli attorno al baglio erano i cereali con il frumento al primo posto, l'ulivo, la vite, il foraggio per gli animali.
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Baglio Santa Teresa |
Senza dubbio i bagli hanno costituito il fenomeno insediativo architettonico più rilevante del territorio extraurbano siciliano e ne hanno connotato il paesaggio per questo la Regione Siciliana li ha classificati come architettura produttiva.
Dopo la scomparsa del latifondo e con il conseguente frazionamento dei terreni agricoli, i bagli si sono svuotati per lo spostamento dei contadini nei paesi più vicini e nei grossi centri abitativi dove nascevano nuove attività non più legate alla terra. Non essendo più produttivi molti proprietari li hanno abbandonati del tutto con conseguenze disastrose per la loro tenuta strutturale, altri, invece, più avveduti hanno visto in queste fantastiche costruzioni edilizie un'opportunità di investimento economico per il futuro.
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Baglio Santa Teresa |
Oggi in Sicilia è possibile incontrare parecchie di queste tipiche strutture piuttosto voluminose ed estese che, proprio per la loro capienza di locali, sono state organizzate in moderne aziende agrituristiche, tra l'altro molto richieste.
In particolare nel territorio tra Trapani e Marsala, ma anche nell'ericino, la maggior parte di queste antiche strutture, infatti, sono state riadattate in stabilimenti vinicoli (cantine marsalesi), in musei (vedi il Baglio Anselmi) o in strutture ricettive per il turismo con hotel e ristorante..
I bagli rappresentano, certamente, un patrimonio storico-edilizio di grande suggestione ma il loro punto di forza è quello di sapere offrire opportunità di svago ed una ristorazione genuina in sintonia con i prodotti del territorio.
Tra gli antichi bagli trapanesi vorrei ricordare il
Baglio Fontana costruito tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 che sorge nella zona di Buseto Palizzolo. Nel baglio viene continuata l'attività agricola assieme alla nuova destinazione gastronomica con la riscoperta di antiche ricette della cucina locale. Il complesso edilizio è stato suddiviso in camere da affittare senza modificarne l'architettura originaria del vecchio baglio. Allocato al baglio c'è anche un museo della civiltà agro-pastorale realizzato con gli strumenti del lavoro contadino.
Il
Baglio Fontanasalsa è diventata anch'esso un'azienda agrituristica e si trova al centro di una vasta piana di uliveti che si estende tra le pendici del monte Erice e la laguna dello Stagnone. Ha un frantoio per l'olio con la particolarità di produzione di oli fruttati e aromatizzati, l'orto, il frutteto, i vigneti. Si può praticare nuoto, trekking, passeggiate in bicicletta che rendono il soggiorno nel baglio accogliente ed esclusivo.
A pochi chilometri da Trapani si trova l' antico baglio
Duca di Castelmonte appartenente ad una nobile famiglia, i Curatolo, fin dai primi anni del 1800. Gli originari granai, le stalle e i magazzini sono stati trasformati in moderne camere per gli ospiti e sono state aggiunte altre strutture ricreative e sportive. L'abitato è circondato da pini secolari, uliveti ed agrumeti; si produce miele, vengono coltivati ortaggi e frutta per preparare conserve e marmellate; i piatti tipici sono quelli della tradizione culinaria siciliana.
A Valderice si trova l'antico fabbricato rurale
Baglio Santacroce il cui nome deriva da una chiesetta del XIV secolo che si trovava sul sito ma ormai inesistente. La sua costruzione è molto antica in quanto risalente al 1636 come attesta una data leggibile all'interno del cortile. Dopo il passaggio a più di un proprietario e l' abbandonato per diversi anni è stato restaurato e trasformato in albergo-ristorante specializzato in ricevimenti nuziali ed altri eventi speciali. Occupa una magnifica posizione panoramica.
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Baglio Marini |
Il
Baglio Marini si trova nella località chiamata Sciare (termine di origine araba), vicino Valderice, che prima della bonifica agricola doveva trovarsi in un terreno incolto e sassoso. E' sorto nel secolo XVI come torre di avvistamento in posizione sopraelevata nel feudo che controllava il territorio.Oggi appartiene alla famiglia Marini da cui prende il nome. E' di grande dimensione ed ha l'aspetto di una vera e propria fortezza. Il cortile, molto ampio, ha un pozzo centrale affiancato da antiche 'pile' (vasche per il lavaggio della biancheria) e, per il grande spazio, si presta molto a incontri, conferenze, cene all'aperto per serate particolari.
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Baglio Aversa, angolo del cortile |
Baglio Aversa a Castellammare del Golfo è stato un baglio contadino ed ha una struttura molto semplice. Sorto alla fine dell'Ottocento aveva l'interno formato da una stalla, una cantina, un fienile e un vano per dormire e mangiare. L'attività principale era la produzione di vino ed olio, cosa che anche oggi si fa. La vecchia struttura è stata di recente restaurata mantenendo per intero il suo fascino rustico originale. La
location dispone oggi di un ampio spazio centrale dove si possono organizzare ricevimenti di vario tipo. Nella ristorazione si utilizzano i prodotti che l'azienda stessa produce.
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tavoli disposti nel cortile |
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angolo del cortile con attrezzo |
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