Artigianato trapanese


    L'artigianato storico trapanese è ricco di prodotti che in epoche più lontane hanno raggiunto diverse parti d'Europa dando notorietà a Trapani. Ma non voglio qui raccontare tutta la tradizione artigianale della città.
    Nei secoli passati in città c'erano diverse botteghe artigianali che costituivano uno dei ceti produttivi più intraprendenti e benestanti di Trapani. Attualmente, secondo le statistiche più recenti, il numero delle imprese artigianali presenti sul territorio è notevolmente calato per diversi motivi.
   Se vogliamo distinguere i vari settori in cui l'artigianato trapanese resta per il momento attivo, sempre tenendo conto del calo produttivo e della diminuzione di imprese dovute soprattutto alla crisi economica causata dalla globalizzazione dobbiamo segnalare l'estrazione e lavorazione del marmo nell'area tra Valderice e Custonaci dove viene realizzata, dopo quella di Massa Carrara, la più grossa attività estrattiva e di produzione dei marmi di qualità in Italia. Da aggiungere che si inserisce in questo settore anche la lavorazione della pietra pregiata, ma qualche artigiano locale si dedica anche alla lavorazione della pietra grezza per manufatti di uso domestico che una volta erano comuni nella case di campagna e che sono ritornati di moda (come i lavatoi).
Nel reparto del tessile si inserisce l'artigianato del merletto e del ricamo che attira anche giovani apprendiste ricamatrici (zona di Buseto Palizzolo); oltre a Buseto la tessitura viene ancora praticata anche in altri centri come Custonaci, Valderice, Salemi seguendo le antiche tecniche con i telai in legno. Un posto importante occupa poi la lavorazione delle ceramiche e delle terracotte prodotte secondo antichi metodi e dipinte a mano (a Erice in particolare).
I ceramisti ericini sanno dar vita sia a oggetti di uso quotidiano sia a oggetti più ricercati che fanno parte dell’artigianato artistico con realizzazioni che si rifanno al patrimonio storico e culturale della Sicilia e che è portato avanti da piccole imprese familiari. La ceramica artistica per lo più comprende piatti decorati e prodotti nei laboratori locali per l’esportazione o per la vendita diretta nei negozi della stessa cittadina che è meta del turismo estivo.
A Erice ha un discreto successo anche l’artigianato dei tappeti (tessuti a mano con l’intreccio di ritagli di stoffe di diversi colori). Questa antica arte (perché di arte si tratta) è legata alle conoscenze importate dalla Grecia e dal Medio Oriente quindi è un’arte molto antica. Quanto alla lavorazione del corallo e dell'avorio esiste ancora a Trapani una scuola specializzata a formare pezzi scolpiti, la cui presenza sul mercato contribuisce oggi a non fare scomparire questo antico mestiere. Pur mantenendosi viva quest’arte è molto ridotta rispetto al passato le poche botteghe artigianali si trovano nel centro storico della città (doveroso citare il maestro corollaio Platimiro Fiorenza). 
Perdura la lavorazione di vimini ma sono pochissimi gli artigiani rimasti e per lo più anziani: bisogna sapere che l’utilizzo della palma nana è stata la materia prima utilizzata dall’artigianato nella produzione di diversi manufatti per uso casalingo. Resta anche attiva la lavorazione del ferro battuto soprattutto nel custonacese; dulcis in fundo occupa un posto di primo piano la pasticceria sia a Trapani che ad Erice. Tutta la pasticceria siciliana vanta tradizioni antiche poiché la sua storia è legata ai popoli che l’hanno abitato, agli arabi soprattutto, a cui dobbiamo la cassata e i cannoli e la pasta di mandorle, ingrediente base quest’ultima dei dolci ericini e della ‘martorana’.
Non manca una certa concorrenza tra le varie pasticcerie locali basti pensare ai cannoli di Napola, di Dattilo e di Fulgatore, tutti di produzione locale. Non dimentichiamo poi i piccoli pastifici artigianali nati di recente a Trapani e Marsala e nel resto del territorio che si sono specializzati nella produzione di pasta fresca e secca come le busiate che risentono anch’esse dell’influenza araba. A Valderice c’era un mulino che è rimasto attivo fino alla fine del secolo scorso (molino Excelsior), a Trapani, a Marsala, Castelvetrano ci sono molini attivi dove si lavorano in maniera artigianale i grani antichi siciliani.

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